Cosa vuol dire soffrire di ansia anticipatoria?
L’ansia è una condizione normale, ed è anche una reazione fisiologicamente corretta.
Infatti quando viviamo situazioni di incertezza, l’amigdala (piccola ghiandola situata sotto al cervello) invia una serie di scariche elettriche che hanno la funzione d tenerci all’erta e farci agire per la nostra sicurezza.
Pensiamo di dover attraversare un bosco nell’oscurità, una jungla che presenta pericoli, una strada deserta di notte, sono tutte situazioni in cui i nostri sensi devono essere allertati al massimo, questa è l’ansia corretta che ci preserva.
Ma ci sono situazioni in cui siamo completatamene bloccati, inchiodati dove la paura ha il sopravvento; questa è l’ansia anticipatoria.

Differenza tra attesa e ansia
Durante il giorno tutti siamo rincorsi da molteplici pensieri. Cosa succede se non sono in grado di pagare le bollette? Cosa succederà se lui mi lascia? Perché non mi dice dove è andato? E se avrò l’ennesimo attacco di panico? E se in palestra non riuscirò a finire la scheda?
Se ci lasciamo sopraffare da essi entriamo in una situazione di ansia.
Questo accade perché ci concentriamo troppo sull’obiettivo, sul futuro, trascurando ciò che dobbiamo fare nel presente per raggiungerlo.
Ci preoccupiamo esageratamente di ciò che potrà essere e forse, anzi molto probabilmente, non sarà.
Cartomanti, astrologi, maghi e sciamani approfittano di queste situazioni per propalare false profezie e indurre ulteriore ansia per accaparrarsi sempre più clientela o fidelizzare la propria.

Da dove nasce l’ansia anticipatoria?
“Secondo Freud, l’individuo in tale stato prova ansia a causa di ciò che in psicoanalisi si chiama un pericolo interno, cioè non a causa dell’evento reale che gli sta di fronte, ma di un problema psicologico di cui non è consapevole. L’ansia nevrotica è quindi un sintomo, cioè il segnale di un problema psicologico che non è stato ancora affrontato.”L’ansia nasce quindi da comportamenti appresi durante l’infanzia, cioè da reazioni a situazioni di stress tra gli 0 e i 5 anni.(fonte Treccani)
Un bambino cresciuto in un ambiente sereno non soffrirà d’ansia in quanto sarà stato educato a gestire l’hic e il nunc (il qui e ora ) affrontando serenamente i problemi mano a mano che si presentano.
L’adulto che sa gestire l’ansia è figlio di genitori cha hanno saputo dare le giuste norme e le giuste protezioni, senza prevaricare ma valorizzando al massimo il proprio figlio (purtroppo questa situazione è molto rara)
E così arrivano le mani sudate, il cuore che batte all’impazzata e lo stomaco contorto. È il corpo che si prepara all’evento, perché siamo fatti così: siamo programmati per restare in allerta costante e assicurarci di uscire da una situazione pericolosa. Il problema è che la maggior parte del tempo in cui l’ansia anticipatoria è con noi non ci aiuta, perché effettivamente non stiamo per metterci nei guai. E tutto questo influisce sulla nostra vita in modo negativo.

L’attuale situazione e l’ansia
In questo momento viviamo una situazione simile ad una guerra dove tutte le nostre certezze sono demolite da fattori esterni.
Anzi sotto certo aspetti è una situazione psicologica anche peggiore di una guerra.
In una guerra ci sono pallottole, bombe, sparatorie tutte situazioni fisiche alle quali si può sfuggire grazie ad un rifugio, ad un riparo, ad una fuga.
Dal virus no non ci si può difendere, è subdolo, non si vede e all’improvviso si manifesta portandoci alla malattia e talvolta alla morte.
É sicuramente una situazione ad alto livello di stress, a questo uniamo il forzato isolamento e l’incertezza delle notizie.
Ce né da vivere in costante ansia.
Così abbiamo i comportamenti più disparati:

I sintomi
Tra i sintomi più diffusi troviamo il battito accelerato, le mani sudate e i tremori.
Sintomi associati alla mente

Sintomi fisici
Come se non bastassero i danni per la mente, anche il fisico ne risente. Di seguito alcuni dei sintomi fisici relativi all’ansia anticipatoria:

Ma soffrire di ansia non vuole essere in preda a problemi psichici

Vediamo ora come gestire l’ansia di questi giorni
Dedicandoci a noi stessi, concedendoci quelle attenzioni che la vita di tutti i giorni ci impedisce di fare:

Una sufficiente quantità di sonno può contribuire a migliorare l’ansia anticipatoria. Non ottenerne abbastanza può peggiorare la situazione. Questo perché, secondo alcuni neuroscienziati, la mancanza di sonno accende le regioni del cervello, l’amigdala e la corteccia insulare, associate all’elaborazione delle emozioni. È un ciclo vizioso, perché chi soffre d’ansia può avere difficoltà a dormire e quindi la privazione del sonno amplifica l’ansia.

Tecniche di rilassamento
Imparare e praticare tecniche di rilassamento è importante per ridurre il livello di ansia anticipatoria. È persino possibile riuscire a calmare un attacco di panico. Alcune di queste tecniche sono:

Immaginazione
L’ansia anticipatoria è frutto della paura del futuro. Il modo migliore per sbarazzarsene, quindi, è ammettere di non essere in grado di prevedere il futuro. Qualunque situazione immaginaria e ipotetica non è altro che una fantasia e una speculazione. Immaginare risvolti positivi ed essere ottimisti sul futuro può ridurre l’ansia in maniera significativa.
Essere concentrati sul qui e ora e affrontare i problemi mano a mano che si presentano.

Dialogo con se stessi
Se iniziate a farvi delle domande del tipo: “cosa succede se mi accade qualcosa?”.
Ci si deve fermare e iniziare a respirare profondamente concentrandosi sul respiro con il ritmo 7/2/7 (contare fino 7 inspirando, trattenere il respiro contando fino a due, espirare contando fino a 7) cercando di allontanare i pensieri negativi.
Guardando i pensieri negativi come se non fossero nostri pensando che uno scroscio d’acqua o un alito di vento li portino via.
In ultima istanza meglio distrarsi con un film, della musica, un libro o puzzle.

Controllare i pensieri
È solo ansia, siamo noi a controllare i nostri pensieri e non i pensieri a controllare noi
Una preoccupazione eccessiva di cose al di là del nostro controllo non risolve nulla
Se proprio dobbiamo “anticipare” allora “anticipiamo” il risultato migliore e non quello peggiore. Per esempio, se si teme di avere un altro attacco di ansia, invece di dare per scontato che stiamo dando di matto, mettiamoci in condizione di pensare che i pensieri non possono farci del male.

Aiuto professionale
Si può fare ricorso:

Conclusione
L’ansia può essere gestita e neutralizzata non lasciamo che siano i pensieri a guidare noi ma impariamo ad essere noi i piloti delle nostra emozioni.
Tutto sommato in questi giorni possiamo fare il più bello dei viaggi la scoperta di noi stessi.

Sera buio
Silenzio riflessione
Virus malattie
Paure
Futuro incerto
Presente
Consapevolezza del presente
Immersione nel profondo
Beatitudine emerge
Sommerge le paure
Silenzio serenità

Luce dal profondo
Luce avvolge il presente
Serenità
Noi siamo premaswarupala (incarnazioni dell’Amore)
Prema Amore
Tutto collega
Tutto unisce
Vita

Ecco noi siamo la vita e alla fine la vita e la speranza vincono sempre.